Gli spatzle sono degli gnocchetti di farina di grano tenero originari della Baviera, ma molto diffusi anche in Svizzera, Alto Adige e Tirolo. A seconda della forma e dei luoghi in cui vengono preparati prendono nomi diversi: knopfle, spatzln, spatzen, anche spatzla o troffi. Serviti come contorno di solito accompagnano i piatti di cacciagione, ma sono ottimi anche come primo piatto con un buon sugo o in brodo.
Diversi sono i modi per dare forma agli spatzle, i più utilizzano un attrezzo specifico lo: Spätzlehobel. Ha la forma di una grattugia a fori grandi a cui è applicato un contenitore che muovendosi lungo l'utensile consente il taglio dell'impasto e la formatura degli gnocchi, simili a delle gocce allungate paffute. Nel caso in cui non abbiate l'utensile, a noi l'ha regalato Henry un amico tedesco, potete utilizzare uno schiaccia patate manuale che vi consentirà di avere un buon risultato, differentemente dagli originali gli spatzle saranno un pò più allungati. Ultima opzione per la formatura, è quella totalmente manuale, munitevi di un tagliere di legno, che avrete cura di bagnare in acqua bollente, spalmatevi sopra l'impasto, che dovrà essere un pò meno fluido di quello necessario per lo Spätzlehobel, spianatelo con la lama di un coltello senza seghettatura, in modo da avere una omogeneità dello spessore necessario per una buona cottura; da ultimo aiutandovi con un cucchiaino o con un coltello, ricavate dei piccoli pezzettini di impasto, i più simili possibili, in modo da non avere cotture diversificate.
E' un piatto semplice, ricco poichè l'impasto contiene uova, e molto buono.
Ci riteniamo delle fortunate, dato che abbiamo avuto modo di assistere alla preparazione del piatto cucinato da Henry, lo stesso amico tedesco che ci ha portato in dono lo Spätzlehobel; a nostro parere, non c'è cosa più bella che trovarsi attorno ai fornelli a chiaccherare mentre si beve un buon bicchiere di vino, e magari si cucina insieme un piatto sconosciuto.
Unico problema, a posteriori, è che non abbiamo le dosi precise per la ricetta...abbiamo memorizzato la consistenza, il colore e perfino l'odore, ma niente numeri e misure, dunque oggi ci scuserete ma proveremo a postare una ricetta senza dosi!
La prima volta che abbiamo mangiato gli spatzle erano stati conditi con cavolo cappuccio, cipolla e pancetta, noi vi presentiamo una "rivisitazione di stagione"...mutatis mutandis!
Ingredienti per gli spatzle (per due persone)
2 uova
farina di grano tenero "0"
latte
sale
Condimento
250 gr di zucca
1 costa di sedano
1 patata piccola
150 gr speck
1 peperoncino fresco
Mettete le uova dentro una ciotola di vetro e rompete tuorli e albumi con una forchetta, (è importante fare questa operazione con cura, un uovo ben sbattuto è un ottima base per un composto, bisogna riporre particolare attenzione agli albumi, infatti se non vengono fluidificati per bene, non permettono l'assorbimento della farina che scivolerà sopra senza incorporarsi).
Aggiungete alle uova una piccola quantità di latte a temperatura ambiente, circa mezzo bicchiere e lavorate con una frusta. Quindi aggiungete la farina, circa cinque cucchiai, e lavorate con la frusta, mettete un pizzico di sale e continuate a lavorare. Dovrete ottenere una pastella corposa, (l'impasto scivolando dalla frusta dovrà formare un nastro denso e colloso, dunque se il vostro composto sarà troppo liquido dovrete aggiungere altra farina, se invece sarà troppo denso dovrete aggiungere del latte).
Lasciate riposare, per non meno di 30 min.
Pulite la zucca e tagliatela in grandi pezzi, noi l'abbiamo cotta al vapore, ma potrete anche bollirla. Quando sarà ben cotta, schiacciatela con una forchetta, ottenendo così una purea grezza.
Ponete una piccola patata cruda tagliata a pezzi in un contenitore stretto e lungo, aggiungete dell'acqua fredda, il cui peso dovrà essere doppio rispetto al peso della patata, e utilizzando un frullatore ad immersione, riducete la patata in poltiglia.
Lasciate riposare per 15 min (questo procedimento serve ad ottenere della fecola di patate casalinga. Dopo aver fatto sedimentare il composto vedrete che sulla base del recipiente si sarà formato uno strato biancastro, formato da piccolissimi pezzettini di patata, ebbene quella è fecola di patate. Per utilizzarla: eliminate l'acqua presente nel contenitore, è un operazione molto semplice perchè il composto che ci interessa risiede sul fondo del contenitore, dunque potrete versare via l'acqua, non preoccupandovi di doverla eliminare tutta. Non abbiamo ancora provato a fare delle creme o dei dolci, ma possiamo dirvi che in questa ricetta ha assolto più che bene la funzione di addensante, l'abbiamo usata per la purea di zucca...non sappiamo neanche se è possibile conservarla a lungo, vi faremo sapere).
Pulite e lavate la costa di sedano, tagliatela a striscioline sottili, e saltatela con un pò di olio extra vergine di oliva. Dopo due minuti, aggiungete lo speck, sempre tagliato a striscioline, e fate cuocere fin quando lo speck non si sarà "incroccantito". Infine aggiungete la purea di zucca, il peperoncino e un cucchiaio scarso di fecola.
Cuocete gli spatzle in abbondante acqua bollente, vedrete che tenderanno a salire in superfice in brevissimo tempo, ma dovrete aspettare qualche minuto prima di toglierli dal fuoco, saranno cotti solo quando " si saranno gonfiati" (nel caso in cui abbiate deciso di fare una grande quantità di spatzle non dovrete mai cuocerli tutti insieme, qualunque sia il sistema di formatura che abbiate scelto, dovrete ripetere l'operazione di bollitura a più riprese).
Scolate gli spatzle utilizzando una schiumarola, mettendoli di volta in volta dentro la padella, già calda, contenente il condimento e spadellate per qualche minuto.
Diversi sono i modi per dare forma agli spatzle, i più utilizzano un attrezzo specifico lo: Spätzlehobel. Ha la forma di una grattugia a fori grandi a cui è applicato un contenitore che muovendosi lungo l'utensile consente il taglio dell'impasto e la formatura degli gnocchi, simili a delle gocce allungate paffute. Nel caso in cui non abbiate l'utensile, a noi l'ha regalato Henry un amico tedesco, potete utilizzare uno schiaccia patate manuale che vi consentirà di avere un buon risultato, differentemente dagli originali gli spatzle saranno un pò più allungati. Ultima opzione per la formatura, è quella totalmente manuale, munitevi di un tagliere di legno, che avrete cura di bagnare in acqua bollente, spalmatevi sopra l'impasto, che dovrà essere un pò meno fluido di quello necessario per lo Spätzlehobel, spianatelo con la lama di un coltello senza seghettatura, in modo da avere una omogeneità dello spessore necessario per una buona cottura; da ultimo aiutandovi con un cucchiaino o con un coltello, ricavate dei piccoli pezzettini di impasto, i più simili possibili, in modo da non avere cotture diversificate.
E' un piatto semplice, ricco poichè l'impasto contiene uova, e molto buono.
Ci riteniamo delle fortunate, dato che abbiamo avuto modo di assistere alla preparazione del piatto cucinato da Henry, lo stesso amico tedesco che ci ha portato in dono lo Spätzlehobel; a nostro parere, non c'è cosa più bella che trovarsi attorno ai fornelli a chiaccherare mentre si beve un buon bicchiere di vino, e magari si cucina insieme un piatto sconosciuto.
Unico problema, a posteriori, è che non abbiamo le dosi precise per la ricetta...abbiamo memorizzato la consistenza, il colore e perfino l'odore, ma niente numeri e misure, dunque oggi ci scuserete ma proveremo a postare una ricetta senza dosi!
La prima volta che abbiamo mangiato gli spatzle erano stati conditi con cavolo cappuccio, cipolla e pancetta, noi vi presentiamo una "rivisitazione di stagione"...mutatis mutandis!
Ingredienti per gli spatzle (per due persone)
2 uova
farina di grano tenero "0"
latte
sale
Condimento
250 gr di zucca
1 costa di sedano
1 patata piccola
150 gr speck
1 peperoncino fresco
Mettete le uova dentro una ciotola di vetro e rompete tuorli e albumi con una forchetta, (è importante fare questa operazione con cura, un uovo ben sbattuto è un ottima base per un composto, bisogna riporre particolare attenzione agli albumi, infatti se non vengono fluidificati per bene, non permettono l'assorbimento della farina che scivolerà sopra senza incorporarsi).
Aggiungete alle uova una piccola quantità di latte a temperatura ambiente, circa mezzo bicchiere e lavorate con una frusta. Quindi aggiungete la farina, circa cinque cucchiai, e lavorate con la frusta, mettete un pizzico di sale e continuate a lavorare. Dovrete ottenere una pastella corposa, (l'impasto scivolando dalla frusta dovrà formare un nastro denso e colloso, dunque se il vostro composto sarà troppo liquido dovrete aggiungere altra farina, se invece sarà troppo denso dovrete aggiungere del latte).
Lasciate riposare, per non meno di 30 min.
Pulite la zucca e tagliatela in grandi pezzi, noi l'abbiamo cotta al vapore, ma potrete anche bollirla. Quando sarà ben cotta, schiacciatela con una forchetta, ottenendo così una purea grezza.
Ponete una piccola patata cruda tagliata a pezzi in un contenitore stretto e lungo, aggiungete dell'acqua fredda, il cui peso dovrà essere doppio rispetto al peso della patata, e utilizzando un frullatore ad immersione, riducete la patata in poltiglia.
Lasciate riposare per 15 min (questo procedimento serve ad ottenere della fecola di patate casalinga. Dopo aver fatto sedimentare il composto vedrete che sulla base del recipiente si sarà formato uno strato biancastro, formato da piccolissimi pezzettini di patata, ebbene quella è fecola di patate. Per utilizzarla: eliminate l'acqua presente nel contenitore, è un operazione molto semplice perchè il composto che ci interessa risiede sul fondo del contenitore, dunque potrete versare via l'acqua, non preoccupandovi di doverla eliminare tutta. Non abbiamo ancora provato a fare delle creme o dei dolci, ma possiamo dirvi che in questa ricetta ha assolto più che bene la funzione di addensante, l'abbiamo usata per la purea di zucca...non sappiamo neanche se è possibile conservarla a lungo, vi faremo sapere).
Pulite e lavate la costa di sedano, tagliatela a striscioline sottili, e saltatela con un pò di olio extra vergine di oliva. Dopo due minuti, aggiungete lo speck, sempre tagliato a striscioline, e fate cuocere fin quando lo speck non si sarà "incroccantito". Infine aggiungete la purea di zucca, il peperoncino e un cucchiaio scarso di fecola.
Cuocete gli spatzle in abbondante acqua bollente, vedrete che tenderanno a salire in superfice in brevissimo tempo, ma dovrete aspettare qualche minuto prima di toglierli dal fuoco, saranno cotti solo quando " si saranno gonfiati" (nel caso in cui abbiate deciso di fare una grande quantità di spatzle non dovrete mai cuocerli tutti insieme, qualunque sia il sistema di formatura che abbiate scelto, dovrete ripetere l'operazione di bollitura a più riprese).
Scolate gli spatzle utilizzando una schiumarola, mettendoli di volta in volta dentro la padella, già calda, contenente il condimento e spadellate per qualche minuto.
2 commenti:
che cosa è lo spatzie? sono molto curiosa e le ricette con la zucca mi piacciono
grazie per i consigli sugli spatzle, li faccio spesso ma mai con il latte e non sbatto tuorlo e albumi separati.
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